venerdì 17 febbraio 2012

E fu sera e fu mattina. Quarto Giorno.

Appunti sparsi, del poco che visto nel pre-uscita del venerdì sera (tanto dicono il vincitore dei GGGiovani-Social, quindi se ne può parlare tranquillamente domani).

1. Noemi aveva un vestito che le faceva perdere tre taglie. Lo voglio. Dimmi dove l'hai comprato, adesso.

2. Grignani che dice "Grande Dalla" è credibile come quando mi trovavano le sigarette in tasca a diciassette anni e dicevo che non erano le mie.

3. D'Alessio e Bertè hanno toccato il fondo, cominciato a scavare e preso una trivella per andare ancora più giù con la performance con Fargetta. Fargetta, anche tu, che cazzo fai? Per soldi si fa tutto, sono d'accordo ma resta la dignità. Dignità, semplicemente.
Giggi-ti-amo-D'Alessio sembrava uno scuretto di Scampia, il dettaglio trash era la maglietta con stampata la foto del figlio. E tutta quella gente sul palco? No davvero, non ce la posso fare.

4. DolceNera dai capelli verdi aveva un abito che mai nella vita, per non parlare dei sandali giusti a Pantelleria, ma non a Sanremo.

5. Bersani anche se sentito alla radio mentre ero in macchina è apprezzabile, ma non so cosa avesse addosso il che è una grave mancanza.

6. La Civello con Francesca-X-Factor-Made (vestita come Barbie Notte di Stelle) sembrava ancora più vecchia. Mai mettersi accanto una giovinetta, pena sembrare una carampana in tempo 0.

7. La Ferilli è invecchiata tantissimo. Si vede il botox, il silicone, il titanio e i ricchi coittilon.

8. Papaleo che stronca l'Ivana è stato uno fra i migliori momenti, fin'ora.

9. Basta con le marchette sugli abiti, ci sono i titoli di coda appositamente, c'è internet, c'è DivaeDonna. Sennò i settimanali da parrucchiera cosa raccontano?

10. Fermate il tizio napoletano di "Benvenuti in ogni dove", vi prego. Sta facendo battute sul fatto che i francesi non hanno il bidet. Su RaiUno. Al Festival. Nel 2012. Epic Fail.

11. Emma ha finalmete un vestito da donna, Alessandra Amoroso sembra Eva Kant denoiantri. Riletterei un attimo sul fatto che Emma s'è fatta portavoce del malessere popolare sul precariato. Pensiamo un attimo al dramma culturale del nostro povero Paese.

Il gran finale domani, adesso è l'ora della vita sociale.

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