sabato 11 luglio 2015

Dell'estate (la protezione 0 spalmata sopra il cuore)

L'estate con i suoi singoli che poi diventano tormentoni e poi, a settembre, non li tolleri più manco per sbaglio.

L'estate con il caldo che non ti fa dormire la notte e alle tre ti affacci alla finestra per cercare di respirare un po' e poi la mattina in ufficio sei uno zombie.

L'estate con i suoi concerti: migliaia di foto uguali con visi diversi, tutti ad urlare le stesse canzoni come se fossero scritte solo per noi.

L'estate con i suoi week end al mare, la sabbia dentro i sandali, la pelle che sa di crema solare, i capelli ingestibili che tanto domani saranno solo peggio, le cene a base di pesce e falanghina ghiacciata.

L'estate con le sue repliche televisive, i telegiornali che parlano del troppo caldo  (ma quest'anno la Grecia li ha messi in crisi) e le interviste davanti ai negozi il primo giorno di saldi, come se la vita fosse cristallizzata per tre mesi.

L'estate con i suoi tramonti da social network, belli solo se instagrammabili,  vissuti come se fossero uno spettacolo gratuito, ogni sera, nonostante le zanzare tigre.

L'estate.
Nonostante tutto, io la amo più che mai.