martedì 20 agosto 2013

Ogni riccio un capriccio

Signori miei, settembre è alle porte: è finita la stagione delle foto di piedini smaltati nelle acque cristalline del Salento-Costa Azzurra-Costa Smeralda-Isole Greche et similia, dei micro short di jeans strappati portati con le converse, dei mojito consumati lungomare durante l'aperitivo.
Salutiamo l’estate con la manina e prepariamoci alle battute sui Green Day via Twitter o FB (Billie it's October!) o, se avete dei following indie, sulle Luci Della Centrale Elettrica (Come back September!).

Nel mio mondo settembre significa solo due cose: taglio di capelli e buoni propositi.
Partiamo dalle cose facili, i buoni propositi.
- Dimagrire (non solo perchè sono culona, ma perchè l'ernia non mi lascia dormire la notte, dal dolore);
- Ginnastica posturale ogni giorno (vedi sopra);
- Trovare un corso (economico) per imparare a cucire e cucire (voglio milioni di vestiti in stile forties);
- Smettere di fumare Fumare meno;
- Vendere un'infinità di oggetti inutili che possiedo, così libero la mia stanza e guadagno qualche spicciolo;
- Andare a Parigi con Azzurro (e andare alla Messa, solo per dire "Parigi val bene una messa”);
- Se andrò a Parigi con Azzurro e se indosserò un vestito anni 40 che mi sarò cucita, in una qualunque discussione con lo stesso, usare l'espressione "Avremo sempre Parigi";
- Trovare una casa con cui vivere con Azzurro;
- Convincere la dirigenza di RAI4 a prendermi come stagista nella redazione di MainStream (Carlo Freccero, sei ancora tu il direttore? Mi leggi? Ho visto tutte le puntate TUTTE in 3 giorni! Prendimi con te, ho idee meravigliose!);
- Provare a mandare un curriculum in RAI (Salve sono Viola, guardo quintali di televisione dai tempi di Vola Mio Mini Pony e da allora sono convinta che abbiate fatto un grave errore strategico, non comprandone i diritti. Vogliamo evitare di reiterare, assumendomi?);
- Non abbandonare il blog.

Detto questo, che onestamente non è nulla di che, arriviamo alle cose davvero difficili: il nuovo taglio di capelli 2013-14.
A questo proposito occorre fare una doverosa premessa: io ho i capelli crespi, tendenti al riccio, nel senso sotto fanno i boccoli (ben definiti, per dire la verità), sopra diventano un’ingestibile massa crespa indomabile per qualunque prodotto non altamente tossico.
E li ho lunghetti, almeno 5-6 cm sotto le spalle, e tali voglio che rimangano, dato che potrebbero servirmi, sia mai che nell'anno del mio triagesimo compleanno diventi anche la sig.ra Azzurro (questa è un’altra storia. Una storia completamente slegata dal mondo reale, al momento. Però non si sa mai, ecco).

Detto ciò, sul colore, ho un'unica certezza: NO MORE SHATUSH.
Lo shatush is over, per me: lo abbiamo visto in ogni modo: simili ricrescita di sei mesi (baluardo delle celebrities nostrane qui qua quo que), delicato (come Angelina), colorato (d'ispirazione punk), sui capelli corti (come la fasulla Violante Placido che sponsorizza la tinta castana) e al contrario (Gwyneth Paltrow lontana anni luce dal suo adorabile taglio corto).
Anch'io ne ho dei residui, ma oggi, in assoluta è piena coscienza dico che ha rotto il cazzo!
Ci rivedremo nelle foto, fra dieci anni, e inorridiremo come quando le nostre mamme vedono le loro capigliature anni 80: se all’inizio era innovativo e figo ora basta, per me è un no.
Urge quindi individuare un taglio lungo,  adatto ai miei capelli castani, che sia gestibile sui miei capelli crespi.

Guardo Miranda Kerr, nostra signora dello stile (e patrona delle mogli degli uomini fighi), in cerca dell'ispirazione.
Spulcio pinterest, senza trovare soddisfazione.
Googlo Long Cut Hair, senza nessun risultato.
Non c'è una Katie Holmes qualunque, a guidarmi nel taglio radicale del 2010 (Katie, appena non dovrò più fare l'acconciatura, lo rifarò, te lo prometto!), nè una magrissima Keira Knightley a illuminare un caschetto mosso sbarazzino come nel 2011 (tra l'altro, Keira è indiscutibilmente la sposa più bella del 2012), nè un taglio di transizione per farli crescere come nel 2012 (Reese Witherspoon docet).
Niente amici, niente.
E non ho posso portare alla mia fidata parrucchiera di paese la foto di Leighton Meester, perchè lei mi brontolerebbe e mi direbbe "allora vuoi solo la piega?".
E io non voglio solo la piega, io voglio un taglio figo e che possa gestire.
Con un colore figo che non mi faccia sentire una badante trascurata.

E vorrei pure che qualcuno m'insegnasse a fare la piega boccolosa per bene (tentativi falliti: magic leverag, bigodini normali, torchion spruzzati con acqua e sale, ciocchette fermate con i becchi d'oca, trecce, fascia alla rambo con le ciocche fermate intorno).
Okay, mi comprerò il ferro.

Resta però l'annosa questione del taglio.
Non è che per caso avete una modella strafiga che io non conosco, da suggerirmi? Un'attrice in scesa? Una starlette d'oltre oceano con dei bei capelli?
In cambio, oltre alla mia sempiterna gratitudine, potreste avere la gloria nell'aldilà.

4 commenti:

  1. ah, alcuni dei miei stessi buoni propositi... dimagrire! Ginnastica per la schiena l'ho fatta, aiuta in effetti. I capelli per me sono un fallimento colossale e ho deciso di tenerli nature: selvaggi (la tinta rossa pero' non me la toglierete mai piu')

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  2. Ah, quindi lo shatush o come si scrive, tanto decantato e' l' effetto sfumato? No, signori, non e' sfumato... e' "non c'ho voglia di rifare la tinta, li tengo a cazzo".
    Fucilate chi le ha proposte come tendenza figa perche' Non Lo E'

    E ci spendo pure soldi... ma allora li faccil crescere cosi tipo erba dopo la pioggia

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  3. Infatti, sto shatush è degenerato: non più capelli sfumati in tonalità, effetto capelli schiariti dal mare, ma ricrescita impietosa di sei mesi!
    Se ne vedono d certi in giro, che sono tremendi!
    Ma, ad oggi, il mio vero problema è il taglio: adesso ho una massa informe di capelli lunghi, che necessitano di un qualcosa che non mi faccia sembrare il cugino IT!

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  4. Cavoli, non conosco il problema perche' da quindici anni li porto a caschetto o rasati :-)

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