venerdì 5 ottobre 2012

Del nervosismo, delle conversazoni fra donne


A Ferrara c’è il Festival d’Internazionale.
A Ferrara c’è Le Luci Della Centrale Elettrica che presenta la sua graphic novel (che chiamarla fumetto fa così 1.0!), stasera.
A Ferrara Vinicio Capossela fa un concerto gratuito all’ombra del Castello.
A Ferrara io non ci sono, perché mi son fatta fregare dallo snobismo culturale, dal se ci vanno tutti gl’intellettuali, è più da intellettuale non andare!, dal fatto che è la mia città dell’amore e sarà troppo piena di gente e m’innervosirò, dal boh poi si vedrà (e poi non s’è visto).

Ma tutte le motivazioni logiche di ieri, oggi sono franate. E mi girano i coglioni, perché voi ci siete e io no, perché voi la vedrete non solo bellissima e autunnale e magica, ma pure con tutta una serie di robe fighissime.
(Mentre io sto qui, nel paese mio che stai sulla collina)

Nemmeno gli ABBA che stamattina sono passati in radio mentre ero ferma al semaforo (e su cui ho improvvisato un balletto, mentre il mio vicino di fila mi guardava e rideva. Ma io -con gli ABBA- non riesco a non ballare), m’hanno tirato su di morale.

Il mio collega, con il suo Iphone 4S acquistato ieri, vendendomi di cattivo umore (e conoscendo le mie risposte acide) m’ha pure offerto di parlare con Siri, dicendomi “almeno ti sfoghi con lei”.
Io non c’avevo mai parlato con un telefono, men che meno con una sedicente donna dalla voce metallica, il cui nome significa “bella donna che ti porta alla vittoria”. E avevo dei dubbi che una roba così potesse essere femmina.
Comunque, sconfortata, mi sono messa a parlare con un telefono (inteso come complemento di compagnia, non di mezzo!), che comunque è una cosa che vista da fuori fa abbastanza scemo.

- Ciao Siri, oggi ti mando affanculo!
- Non ti arrabbiare con me, sto ancora imparando.
- Non mi arrabbio, è che a me mi gira il cazzo!
- Non ho capito. Vuoi che cerchi A-ME-MI-GIRA-IL-CAZZO?

Già mi cadi nel “non ho capito”? Non è che ti abbiamo sopravvalutata? No vabbè, proviamo a fare quello di cui tutti parlano, vediamo se mi dai soddisfazione.
Infatti, tutti sanno che Siri conosce la supercazzola, tant’è che anche Repubblica e Corriere le hanno dedicato un trafiletto in prima pagina. Ora tento pur’io, vediamo se è così simpatica come dicono.

- Siri, ma la supercazzola prematurata con scappellamento a destra?
- Questa è vecchia!

Capite quanto sia stronza, questa Siri?! Empatia 0! E io gliel’avevo pure detto che ero nervosa. Siri, amica mia, se faccio la supercazzola ad un cellulare (non mio), è evidente che non voglio risposte da frigida mestruata.
Siamo donne oltre le gambe c’è di più, fammi ridere Siri! Non fare come le femmine umane che sono sempre acide con le proprie simili. Empatia è la parola chiave, dai retta a me!
Riproviamo, vediamo se hai capito.

- Come fosse antani…
- Senza contare che ha perso i contatti con il Tarapia Tapioco.

Brava ciccia.
Il resto dell’ufficio ora è impressionato. Partono i suggerimenti, perché evidentemente ognuno desidera –dentro di sé- sentirsi trattare male da un software. Il collega che schifa l’Iphone e sostiene il Samsung mi dice di chiederle che ne pensa del suo Galaxy Essemila. Provo.

- Brava Siri, sei più intelligente del Samsung.
- I Think Different.

Touchè. Sei brava davvero, sai che comici a piacermi signorina (o signora? Qualcuno lo sa se Siri è sposata?).
Il padrone suggerisce invece la domanda che non si fa mai ad una donna. L’età. Il mio “guarda che è acida, secondo me, ci risponde male” cade nel vuoto. Chiediamo quanti ha.

- Ma quanti anni hai?
- La cosa non ti riguarda.
- Voglio sapere la tua età.
- Abbastanza per esserti d’aiuto!

Ve l’avevo detto che è acida. È una donna e alle donne ‘ste cose non si chiedono. (E comunque questa è proprio figa, come risposta. Io me la riciclo! Grazie mille Siri).

- Vabbè vaffanculo!
- Un semplice arrivederci sarebbe bastato!

Adesso è evidente a tutti (cioè a me e ai miei colleghi) che Siri non solo è donna, ma una donna in sindrome premestruale-compulsiva.
Peccato che non possa portarmi a Ferrara. Gliel’ho chiesto, ma anche se m’ha fatto la citazione cantautorale,la sua risposta resta un no.

- Siri, mi porti a Ferrara?
- Ho trovato gli orari dei treni per  la destinazione “Ferrara”.
- No, portami tu!
- Vorrei ma non posso.

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